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Israele al centro dell’attenzione: tra aggressioni all’estero, pressioni internazionali e dibattito interno

Israele al centro dell’attenzione: tra aggressioni all’estero, pressioni internazionali e dibattito interno

Giovani israeliani aggrediti in Grecia

Un gruppo di adolescenti israeliani in vacanza è stato picchiato all’uscita di un locale notturno sull’isola di Rodi, in Grecia. Secondo la ricostruzione resa nota dal Jerusalem Post, gli assalitori – descritti come uomini su scooter e quad – avrebbero colpito i ragazzi gridando slogan filopalestinesi. «Non si può camminare per strada, ogni rumore di ruote ci fa sobbalzare», avrebbe riferito una delle vittime.

L’episodio riaccende i timori per la sicurezza dei turisti israeliani in Europa, già oggetto di minacce e aggressioni nell’ultimo anno. Le autorità greche hanno avviato un’indagine, mentre la diplomazia israeliana segue da vicino la vicenda.

Berlino sotto pressione: il caso Merz

Sul fronte diplomatico, il leader dell’opposizione tedesca Friedrich Merz (CDU) affronta critiche crescenti per la sua posizione considerata troppo morbida verso Israele. Merz non ha firmato la lettera con cui 29 Paesi europei sollecitavano il governo israeliano a intensificare l’aiuto umanitario a Gaza durante l’ultima offensiva dell’IDF.

In Germania, numerosi parlamentari e commentatori chiedono ora che la CDU adotti una linea più netta di sostegno a Israele, in linea con la tradizionale politica filoisraeliana di Berlino. Il dibattito arriva in un momento di forte polarizzazione interna sul conflitto israelo-palestinese e sull’equilibrio fra sostegno militare a Israele e assistenza ai civili di Gaza.

Sovranità in Giudea e Samaria: pressioni sui partiti haredi

Sul versante interno, la Knesset si prepara a votare un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana su Giudea e Samaria (Cisgiordania). Il provvedimento, sponsorizzato dalla destra nazional-religiosa, è ostacolato dall’incertezza sulle posizioni dei partiti ultra-ortodossi Shas e Giudaismo Unito nella Torah.

I sindaci haredi di Beitar Illit, Meir Rubinstein, e di Modi’in Illit, Yaakov Guterman, stanno esercitando forti pressioni sui deputati delle loro formazioni affinché votino a favore della legge. Per gli elettori delle città a maggioranza haredi situate oltre la Linea Verde, l’approvazione significherebbe maggiore accesso a servizi statali e infrastrutture. Tuttavia, alcuni leader temono ripercussioni diplomatiche e la rottura degli equilibri di coalizione.

Prospettive

Gli eventi delle ultime ore mostrano come la questione israeliana rimanga al crocevia di tensioni globali e dinamiche domestiche:

Con voto parlamentare imminente e proteste internazionali in evoluzione, i prossimi giorni si annunciano decisivi per comprendere la direzione che prenderanno tanto la politica interna israeliana quanto le sue relazioni con gli alleati occidentali.


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